Un'altra buccia di banana informatica su cui sono scivolata, non appena terminato il romanzo, è stata sbagliare completamente il formato del file.
Viola e tutti i suoi personaggi avevano preso vita sul mio schermo in un classico formato word A4 e quindi, a parte scegliere un font che permettesse la lettura e schiaffare un paio di interruzioni di pagina qua e là, non avevo fatto altro.
Quando però è arrivato il momento di partecipare al mio primo concorso, mi sono accorta che era troppo tardi per poter fare modifiche ed ho caricato il romanzo nel formato maxi in cui era, sperando in qualche miracolo.
Magari pensavo che la Fatina Buona degli Scrittori Esordienti, situata in un luogo non precisato al di là del mio schermo, non appena ricevuto il mio romanzo, avrebbe trasformato impaginazione, formato e refusi con un semplice tocco di bacchetta.
In fondo la mia Viola era un po' la Cenerentola del concorso, arrivava ad un passo dalla scadenza, con le All star slacciate e con un sacco di intoppi...
Ma l'orologio del concorso batteva già gli ultimi rintocchi e così la mia storia è andata on line così com'era, disastri inclusi.
Il mio libro era uno dei pochi che compariva non in formato tascabile o romanzo ma...in A4!
Ma ormai, a parte piangere per le mie incompetenze tecniche, non potevo fare altro.
"Ma no...forse non capisco bene i numeri..." mi dicevo, per consolarmi un po' in attesa di vedere con i miei occhi la prima copia cartacea.
Perchè oltre a non essere un aquila in informatica, diciamo che non sono nemmeno una lepre in matematica.
Comunque passano i giorni ed ecco che, finalmente il postino suona alla porta e mi consegna un pacco.
Un grande pacco.
"Mamma è il tuo libro? É arrivato?" domanda curiosa come tutte le seienni, mia figlia minore.
Io mi rigiro il corposo involucro tra le mani un po' indecisa.
Anche perchè dalle dimensioni sembra tutto tranne un libro...
"Em..sì..."
"E non lo apri mamma?"
Con timore apro la busta ed estraggo la prima copia della mia prima opera prima...
E così scopro che il mio sospetto è diventato realtà: il mio romanzo ha le dimensioni di un bel quadernone!
Mi sa che la Fatina Buona degli Scrittori Esordienti stava sorseggiando un tè con qualche altro scribacchino...
Per tentare di salvare il salvabile, piazzo mia figlia davanti ad un salvifico schermo su cui si alternano grugniti e vicissitudini di porcelli rosa e quatta quatta, mi avvio verso la camera da letto per cercare di imboscare la copia da qualche parte. In attesa di un'illuminazione che rimedi il tutto.
Sono a carponi che tento di sommergere Viola sotto una pila di altri romanzi quando una manina irrequieta mi scalpita sulla spalla
"Mamma? Cosa fai?"
"Em...niente. Volevo mettere a posto la libreria..." mento io.
"Ma quella cosa che spunta cos'è? Il tuo romanzo?"
"...em...sì..."
"E non me lo fai vedere?"
"...certo..." e così, rassegnata le cedo la copia.
Lei arrampica le sue dita minuscole sul grande quadernone e poi indirizza uno sguardo perplesso agli altri libri sullo scaffale.
"Ma...mamma come mai il tuo libro è così grande???"
Ecco ci siamo. Spietata sincerità infantile che colpisce quando meno te lo aspetti.
"Perchè sono un impiastro ed ho cannato il formato" vorrei confessarle.
Ma poi la mia attenzione viene calamitata dal dorso color porpora di un libro di favole ed ecco che mi viene un'idea...
"Per farsi leggere meeeegliiiioooooo...." le rispondo mimando il lupo di cappuccetto rosso.
Lei sorride e poi mi abbraccia forte.
Perchè in fondo i bambini alla favole ci credono ancora...
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