Ho incontrato Arianna per caso sulla piattaforma del mio libro.it.
Aveva lasciato una recensione entusiasta del mio romanzo e mi è subito venuta voglia di scriverle per ringraziarla e di curiosare tra le pagine del suo romanzo "Una normale strana vita".
E meno male...
Perchè Arianna merita di essere conosciuta, sia come autrice che come donna.
La sua penna è doppiamente coraggiosa: non solo ha scelto di tirare fuori dal cassetto il suo romanzo per "darlo in pasto" ai giudizi di lettori sconosciuti, pubblicandolo su una piattaforma di self Publishing, ma lo ha fatto scegliendo una storia con un tema scomodo: la storia di un amore violento e malato.
Arianna sospende il giudizio e, abilmente, scava tra le crepe dell'anima di Bianca, la protagonista: analizza il suo ossimoro emotivo, la sua lenta agonia, per far emergere, magistralmente, tutte le complesse ramificazioni del dolore.
La narrazione si snoda , con un ritmo forte e incalzante, tra delusione, umiliazione, desiderio, vergogna, impotenza, rabbia.
Bianca si attanaglia, disperatamente, alla distorsione sentimentale che si è costruita: ci si "affeziona" tanto da scambiarlo per "amore".
E nel fare questo perde i contorni della realtà e della sua identità, fino a smarrirsi dentro l'abbraccio denso di un buio, che l'avvinghia e la nutre di vergogna e solitudine.
"L’odore umido della notte riempie le narici e gli occhi sono ormai abituati all’oscurità. Ho perso la concezione del tempo. Ero talmente arrabbiata quando sono partita da non guardare l’ora, non è da me, visto che di solito mi organizzo sempre al minuto, oggi faccio uno strappo alla regola, questa notte sento di non essere la stessa di sempre, mi sembra di vedermi dall’esterno ed una fitta mi paralizza lo stomaco.
La riconosco, questa vigliacca sensazione, è la vergogna.
Non c’è anima viva. Nessuno, a parte me e le mie paure. (...)"
E' da qui che la metamorfosi di Bianca ha inizio: diventa immobile, cieca, sorda, muta.
Si guarda allo specchio e non si riconosce.
E non riconosce nemmeno l'uomo che le ha rubato l'identità e la dignità...
Bianca è smarrita e, per non precipitare, si aggrappa ai brandelli di una storia ideale, che forse non è mai esistita, annaspando tra paura e desiderio.
"La gola è ancora stretta nella morsa della disperazione e stringe tanto da causare dolore.
Un singhiozzo si strozza nella trachea ed un fiume di lacrime preme per riversarsi sulle mie guance, però, non so per quale motivo, tutto il dolore e l’angoscia rimangono dentro aggrappati alla gola ed agli occhi, così forte da fare male.
Mentre me ne sto così a fissare l’infinito, assorta nei miei contorti pensieri, lo sguardo si posa su una sagoma. Inizialmente la noto appena. La figura dai contorni indefiniti lentamente avanza verso di me, inesorabile dal lato opposto della piazza, arriva fino a metà. Poi d’un tratto lo riconosco, è lui. Mi sento gelare il sangue nelle vene, non riesco più a muovermi. Non sento più niente, mi fischiano le orecchie, il sangue monta pazzo in testa. Il respiro si accorcia di nuovo. Indossa la maglietta bianca che tanto mi piace ed i jeans che gli ho regalato.
Tremo perché già so che non uscirei vincitrice da un confronto..."
"La gola è ancora stretta nella morsa della disperazione e stringe tanto da causare dolore.
Un singhiozzo si strozza nella trachea ed un fiume di lacrime preme per riversarsi sulle mie guance, però, non so per quale motivo, tutto il dolore e l’angoscia rimangono dentro aggrappati alla gola ed agli occhi, così forte da fare male.
Mentre me ne sto così a fissare l’infinito, assorta nei miei contorti pensieri, lo sguardo si posa su una sagoma. Inizialmente la noto appena. La figura dai contorni indefiniti lentamente avanza verso di me, inesorabile dal lato opposto della piazza, arriva fino a metà. Poi d’un tratto lo riconosco, è lui. Mi sento gelare il sangue nelle vene, non riesco più a muovermi. Non sento più niente, mi fischiano le orecchie, il sangue monta pazzo in testa. Il respiro si accorcia di nuovo. Indossa la maglietta bianca che tanto mi piace ed i jeans che gli ho regalato.
Tremo perché già so che non uscirei vincitrice da un confronto..."
Colpevolizzata dal
desiderio di un uomo incapace di amare e stordita dagli echi della violenza,
Bianca si lascia ammaliare da una voragine soporifera che le addormenta
la voce dell'anima: i ceffoni le tagliano il viso e il sapore cattivo di
"lui" le si imprime sotto la pelle, anche se lei non riesce ad
emettere nessun suono.
La spirale atroce di
violenza divora ogni cosa e diventa reale, terribilmente reale, tanto che
quando Bianca riapre gli occhi i lividi sul corpo li ha davvero...Sono le pagine più
toccanti del romanzo, vivide istantanee che Arianna ci regala e che ci
inchiodano alla lettura...
"I miei pensieri
volano in un valzer infinito, lui è sempre qui con me ed è molto presente è
determinato.
Si allontana e lo guardo
confusa, non capisco cosa sta succedendo.
Lo sto amando con tutto
il mio cuore, proprio perchè pensavo di averlo perso e invece no.
Mi sento sua in ogni
singola cellula, scossa del desiderio di lui.
I suoi occhi però ora
sono strani, hanno una luce diversa, non vedo amore, non vedo complicità.
Li stringe a fessura e mi
colpisce con forza.
E’ stata questione di un
attimo, non può essere vero, non può farlo sul serio ed invece si.
Uno, due ceffoni in pieno
viso. Resto senza parole.
Continua a colpirmi,
forte.
Adesso mi ha preso le
braccia e mi scuote con forza urlandomi insulti.
Brucia ogni parte del mio
corpo da morire, prima d’ora non sono mai stata picchiata e la sensazione non è
piacevole, ma non riesco a reagire, sono rassegnata e subisco.
Aspetto, sperando finisca
presto.
L’ennesima lacrima
scende lungo le guance. Mi cedono le ginocchia e quasi scivolo.
Lui ansima e rallenta. E’
finita penso, adesso mi lascia in pace.
Ed invece no.
Mi sorride beffardo e
maligno. Mi strattona fino in salotto e mi sbatte sul divano.
Non una carezza, non un
bacio. Nessuna complicità. Ormai sono un pezzo di carne.
Carne, solo carne da
macello.(...) "
E lei, generosamente, accetta.
La raccolta dei brani "Una carezza rosso sangue" la trovate qui
Il libro Arianna Berna "Una normale strana vita" è disponibile in cartaceo ed e book
e anche sul circuito laFeltrinelli e Amazon
Question Time: qualche domanda per conoscere meglio Arianna...
E allora non ci resta che augurare in bocca al lupo alla tormentata Bianca, alla frizzante Vittoria e...alla magnifica Arianna!
Arianna porta con disinvoltura il suo sguardo da cerbiatta sui blu jeans scorrazzando tra le strade di Treviso, e viaggiando per mezzo mondo.
Con la sua vivace personalità si destreggia tra il ruolo impegnativo di internal auditor ( ma è stata anche una professionista del Foro :), e quello di madre che, con passione tenace e qualche capriola temporale, riesce a far crescere parallelamente il suo amore per la scrittura e per il suo bimbo.
All'inizio del post vi dicevo che vale la pena conoscerla e allora le ho fatto qualche domanda per presentarvela meglio...
Con la sua vivace personalità si destreggia tra il ruolo impegnativo di internal auditor ( ma è stata anche una professionista del Foro :), e quello di madre che, con passione tenace e qualche capriola temporale, riesce a far crescere parallelamente il suo amore per la scrittura e per il suo bimbo.
All'inizio del post vi dicevo che vale la pena conoscerla e allora le ho fatto qualche domanda per presentarvela meglio...
1 Hai lavorato 3
anni per far nascere il tuo coraggioso romanzo ”Una normale strana vita” . Ci
racconti qualcosa di questo lungo percorso ?
Ho iniziato a scrivere la storia di Bianca
mentre ero a casa in maternità, poi per ovvie ragioni sono stata risucchiata
dagli impegni di neo mamma alle prime armi. Bianca mi ha aspettata in un file
archiviato nella memoria del pc portatile, fin quando, un bel giorno, più di un
anno dopo, l’ho rivista e ho
ricominciato a scrivere di lei. Ho impiegato così tanto tempo a terminare
questo romanzo perché scrivere è un’attività impegnativa e dispendiosa di
energie. Il primo scritto poi è stato particolarmente difficile perché stavo
affinando il mio metodo di scrittura e mi sentivo come imbrigliata. Il secondo
libro paradossalmente l’ho scritto in pochissimo tempo, perché avevo già rotto
le catene che mi tenevano ferma.
2 La storia di
Bianca, la protagonista, racconta il suo percorso difficile per liberarsi da un
sentimento malato, violento e devastante che lei si ostina a chiamare “Amore”.
Alcune pagine sono descritte in modo così vivido e incalzante da sembrare
assolutamente reali. ..C’è un legame autobiografico?
Niente è reale nella misura di quanto accaduto a me. Bianca non è Arianna
e Arianna non è Bianca. In molti mi hanno chiesto quanto di mio ci fosse in
questo libro. C’è molto a livello di pensieri e sensazioni, nella narrazione ho
descritto posti che conosco, come la Grecia o Bologna, ma la storia ha una
dignità tutta sua e i personaggi, dal primo all’ultimo, sono frutto della mia
fervida immaginazione. Con Bianca volevo raccontare una storia che di base può
essere comune a molte; a chi non è capitato di innamorarsi dell’uomo sbagliato
o di avere un’amica che lo ha fatto?
Bianca è particolarmente sfortunata, ma di base resta una donna come
tante con una vita “normale”, ma allo stesso “strana” perché protagonista di
eventi molto forti. Mi sono affezionata a Bianca mentre la raccontavo, perché
attraverso di lei volevo descrivere i meccanismi psicologici femminili di
riscatto. “Una normale strana vita” è la storia di un lungo e travagliato
percorso interiore, che porta dal buio alla luce.
3 Hai autopubblicato
on line il tuo romanzo sulla piattaforma del mio libro.it. Come è stata accolta
Bianca? Cosa puoi dirci di quest’esperienza?
L’esperienza di auto-pubblicazione è stata
molto positiva, perché è stato il primo confronto con il mondo esterno. Il mio
manoscritto è stato messo sulla piazza, visitato e commentato da persone che
non mi conoscono e quindi libere da pregiudizi o preconcetti. Ad essere sincera
mi sono emozionata leggendo la prima recensione, avvenuta a distanza di pochi
giorni dalla pubblicazione. Come pure nei commenti arrivati sin da subito.
Vedere poi che da una le recensioni sono diventate due, tre, quattro e i
commenti si sono sommati l’uno all’altro mi ha dato moltissima soddisfazione.
4 Qual è la tua
tecnica di scrittura Arianna? Ha già un’idea di storia quando apri un nuovo
file o nasce tutto per caso?
Scrivere è espressione di creatività per
me. Non riesco a scrivere a comando, mi riesce proprio male, come non riesco a
pianificare un racconto prima di narrarlo. Preferisco sedermi e mettermi
davanti al mio pc a mente sgombera, chiudere gli occhi e iniziare a raccontare
quello che immagino nella mente. La fase di correzione di bozze inizia solo in
un secondo momento, a storia terminata.
L’unico obiettivo che cerco di darmi, ma
non sempre riesco nell’intento è di raccontare un tema, come è stato per Bianca
e per Vittoria, la seconda protagonista del prossimo libro, ma oltre a questo,
nulla è prescritto.
5 C’è qualche
autore a cui ti ispiri?
Divoro libri, amo leggere, anche se devo
ammettere che da quando ho iniziato a scrivere più seriamente, sono cambiata
anche come lettrice. Mentre prima leggevo per il gusto di leggere, spesso mi
accorgo ora che leggo con occhio critico, anche per capire come autori molto
più esperti di me hanno risolto problemi di stile o narrativi. Detto questo,
una scrittrice che mi è sempre piaciuta molto è Federica Bosco, perché
frizzante ed ironica nelle sue storie.
6 Tre titoli che ti sono rimasti nel cuore…
Questa è una domanda veramente difficile,
quindi rispondo di getto:
Radici - Alex Hale
La città della gioia - Dominique
Canale Mussolini – Antonio Pennacchi
Radici - Alex Hale
La città della gioia - Dominique
Canale Mussolini – Antonio Pennacchi
7 Qualche nuovo
progetto in cantiere? Cosa bolle nella pentola d’inchiostro della writer Arianna?
Bolle in pentola un ironico romanzo che
vede come protagonista sempre una donna, Vittoria, a cui capiterà di tutto.
Un romanzo molto diverso dal primo, più
leggero nei contenuti e molto ironico, ma in comune c’è l’intento di raccontare
l’essenza femminile attraverso i fatti. In un certo senso è un libro che può
essere utile anche ai maschietti, per capire come ragionano le donne ;)
Il blog di Arianna su appunti di viaggi, fotografie e libri è qui www.universodistelle.blogspot.com
Il sito di Arianna è www.ariannaberna.it
Nessun commento:
Posta un commento