DIALOGO
SURREALE TRA SAN REMO E SAN VALENTINO
A
Carnevale ogni scherzo... Vale :)
Davanti al Teatro Ariston
San
Valentino, con una tunica bianca portata con disinvoltura sopra i jeans
sdruciti si avvicina a San Remo appena uscito da una farmacia. Ha con sé un
maxi cuore di peluche.
«Ehi Remo, allora come
va?»
«Eh, potrebbe andare
meglio. Dentro son tutti agitati: i fiori non arrivano, i superbig nemmeno e un
paio di nuove proposte sono rinchiuse
nel bagno con il cagozzo da stamattina. Voglio andare a X Factor!»
«Uhm… stai messo male
allora.»
«Già. E tu Valentino?
Hai già finito l'head hunting degli aspiranti
Cupido?»
«Non me ne parlare
guarda. Uno peggio dell'altro», Valentino appoggia il maxi cuore di peluche sul
gradino e ci si siede sopra, «Non vedo l'ora di spaparanzarmi sul divano e annebbiare
il cervello con qualche motivetto dei tuoi.»
«Brutta storia. Dai
smezziamoci un oky orosolubile va»
San Remo apre il pacchetto della farmacia ed estrae un analgesico monodose «Così
almeno ci facciamo passare il cerchio alla testa.»
«Ma chi ce lo doveva
dire… Guardaci qui, seduti su un marciapiede come due barboni, nel bel mezzo di
un attacco ipocondriaco da stress.»
«Che ci vuoi fare caro
mio, così è la vita. Non è che ti danno il bugiardino insieme al certificato di
nascita.»
«Ho capito. Ma noi
siamo Santi, mica umani!»
«Ma è sempre con loro abbiamo a che fare. Quindi a parte
l'immortalità i grattacapi sono gli stessi.»
«Brutta faccenda
l’amore, vero?»
«Già. A febbraio più
che mai. C’è gente disposta a tutto per ricevere una medaglietta da spezzare a metà.
Almeno fosse d'oro. Macché. Adesso si barattano le emozioni con l'acciaio inox. Cose da matti. Beato te
che hai a che fare solo con fiori e ugole d’oro.»
«Va beh, il concetto di
melodia è discutibile. Fatti tre giorni di prova là dentro, l'unica cosa che
desideri è leggere solo i sottotitoli guarda. Mettici pure che quasi tutte le
canzoni parlano d’amore… gli umani la fantasia se la giocano tutta in campagna
elettorale. Sono ridotto come te.»
«Sì ma una canzone quanto
dura? Tre minuti al massimo?»
«E ma intanto le serate
sono passate da tre a cinque, così senza manco una trattativa sindacale. E
hanno dimezzato pure i fiori che mi rilassavano. Guarda, un disastro. Sono
dovuto andare a farmi preparare quelli di Bach che se no mica reggevo a tutto
'sto stress. Che poi manco mi pagano gli straordinari da Lassù.»
«Dai, cinque giorni passano in fretta in fondo.»
«Sì, ma in mezzo
succede di tutto. Come quando si è innamorati.»
«Ma secondo te, com’è
che hanno tutti il pallino dell’amore?»
«Scusa, cosa vuoi che
ne sappia io? San Valentino sei tu!»
«Ah già è vero. È che
te l'ho detto. Dopo dieci ore al giorno di assessment
e valutazione del potenziale dei Cupidi mica ragiono più.»
«Per me è colpa della
crisi economica. Prima tutti in trincea a lavorare a cottimo. E tempo per tutte
queste menate sentimentali non ce n'era. Si facevano i matrimoni combinati e
tanti saluti.»
«Sì, che pace. Io il 14
febbraio facevo la settimana bianca con San
Bernardo. Certi fuori pista da sballo guarda...»
«Si stava meglio quando
si stava peggio. Pure io una volta tre serate, un pugnetto di big, una
snocciolata di nuove proposte, a mezzanotte tutti a nanna. Ci stava pure il
bicchiere della staffa con San Crispino
e un bel giro di tagliere con San Daniele. E invece ora siamo qui che dividiamo
un analgesico e un cuore di peluche. A disquisire d'amore.»
«Perché l'amore è una
brutta bestia, Remo caro. Non sono solo
canzonette.»
«Eppure tutti questi
smidollati stanno qui a strimpellarsi le tonsille per dire che l'amore è una
cosa semplice, meravigliosa, straordinaria e bla bla bla.»
«Certo. Tutti ne
parlano, cantano e scrivono. Ma intanto nessuno ci ha capito ancora una mazza.
Fidati.»
«Ma sarà ancora per
quella storia della mela dici?» San Remo bisbiglia e alza gli occhi al cielo, «Che
sia ancora arrabbiato per quel fatto là e si diverta a mescolare uomini e donne
come ingredienti di una maionese impazzita?»
Valentino infila le
mani nelle tasche della lunga tunica bianca.
«Mah, chissà! Fatto è
che questi le rotelle a posto non le hanno mica sai. Chi è in coppia non vede
l'ora di scoppiarsi. Chi è single si
rincitrullisce postando selfie adamitici
nella speranza di raccattare via web l'anima gemella. Chi ha proliferato troppo
sforna hashtag stile #famigliafelice ogni venti secondi ma arrota
il trinciapollo meditando vendetta. Chi potrebbe godersi una beata vita di
coppia vorrebbe proliferare. Eh che cavolo, questi non sono mai contenti.»
«Mai, proprio mai!»
«Che poi la vera
condanna è che noi dobbiamo prenderci cura di loro. E quando falliamo ci pensa San Vittore. Quello pure sta messo
malissimo.»
«Meschino. Se ci penso,
il cerchio alla testa peggiora pure.»
«L'anno scorso gli
hanno dato un permesso speciale ed è venuto ad assistere alla prima serata.
Dovevi vedere com'era contento poveretto. Finalmente una boccata d'aria.»
«Sai cosa penso? Dovrei
fare un gemellaggio con San Vittore.
Sì sì. Prendere dei mazzetti di innamorati indecisi, insoddisfatti, irrequieti,
illusi, indifferenti, inappetenti e portarli a stare da lui qualche giorno.
Vedi poi come si decidono in fretta al posto di star lì anni e anni a
galleggiare nell'indecisione come melanzane sott'olio.»
«Però sai che sei
intelligente Valentì? Io mica lo avrei mai detto...»
«Ti credo. Prova tu a
venire su tra pupazzetti con le iridi a cuore, ranuncoli, orchidee decongelate
e baci perugina e poi vedi se tutti non pensano che sei un rincitrullito. Sai
quanto mi è costato di analisi? Anni e anni di purgatorio, vedi un po’ te. San Faustino no invece, lui è fico dalla
nascita. Non ha bisogno di nessuno.»
«Su su che lo sai che
l'invidia è uno dei sette peccati capitali. Se ti sentono da su finisci a
spazzare nuvole e... Oh accidenti!»
Dallo smartphone bianco
latte si diffonde una vivace melodia di Papaveri e papere «Pronto? Sì sì,
certo. Vado subito.»
«Che succede Remo?»
«Amico mio, break
finito. Da Lassù mi richiamano
all'ordine. Sembra ci sia maretta perché tutte le soubrette vogliono farsi
tatuare una farfalla sull'interno coscia. Devo andare a ripristinare i valori
dell'integrità morale e del senso del pudore.»
«Oh che bravo. Pensi di
riuscirci davvero?»
«Non so. Se le convinco
a sostituire la farfalla con un putto è già una grande vittoria.»
«Un putto? Sulle cosce?
Ma non è blasfemo?»
«Però Valentino, come sei
antico dai. Vedi che i baci perugina ti hanno dato davvero alla testa?»
«Ma senti, non è che ti
serve aiuto? Perché sai, magari se siamo in due le convinciamo meglio. Se no
finisce che non sanno a che santo votarsi e pure tu ti becchi il due di
picche.»
San Remo osserva
dubbioso i riccioli Biondi e le spalle possenti di San Valentino.
«È per la salvezza
delle loro anime...»
«Va beh dai, vieni con
me va. Ti do un pass.»
«Aspetta Remo. Aspetta!
Guarda che stanno arrivando tutti i big!» esclama entusiasta San Valentino «Che
dici, ci facciamo un selfie qui davanti
all'Ariston?»
«Ma sì. Ce l'hai il
bastone?»
«Per i selfie? No. E ho
lasciato pure l'arco di Cupido in sala meeting!»
San Remo prende il
cellulare «Aspetta va. Mando un WhatsApp
a San Pietro. Gli chiedo se ci butta un attimo giù il suo...»
Esilarante! Mi ci voleva, a me che non inseguono né Sanremo né San Valentino, anzi mi danno noia. Tu mi hai sicuramente strappato un sorriso, anzi una sonora risata! Non mi resta che leggere Viola molto presto! Ciao Monica :-)
RispondiEliminaCiao Cuore! Felice di aver fatto da "strappasorrisi"
EliminaUna risata ci salverà. Anche dai putti alati e dal loop sanremo.
p.s Viola ti aspetta :)
Esilarante! Mi ci voleva, a me che non inseguono né Sanremo né San Valentino, anzi mi danno noia. Tu mi hai sicuramente strappato un sorriso, anzi una sonora risata! Non mi resta che leggere Viola molto presto! Ciao Monica :-)
RispondiEliminaMica tutti ti mandano il bugiardino in allegato al racconto :D
RispondiEliminaDivertente divertente :) mi ci volevano giusto un po' di sane risate ;)
La prossima volta scrivo un post cyberpunk promesso. Ma secondo te se come protagonista mettiamo la gelida scrofa ci sta? o ci bannano?
EliminaPerchè dovrebbero bannarci? :P Però devi scriverlo giusto Saukalt
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