I want candy! Viola, Vertigini e Vaniglia di Monica Coppola
Una persona molto saggia amava ripetermi
che “non tutte le ciambelle riescono col buco”, ma questa cosa mica mi
convinceva tanto: io le ciambelle le volevo tutte uguali, tutte con lo stesso
grado di cottura e la doratura un po’ bisunta in egual misura, tutte con la
medesima spolverata di zucchero a velo e, soprattutto, con un foro
perfettamente tondo al centro. Altro che Giotto.
Con il passare del tempo, oltre le
strade biforcate, la mia estetica della ciambella si è stemperata nel burro
della frolla e nella sofficità della pasta choux, ha cozzato contro una
barriera di meringhe e di sfoglie croccanti e si è squagliata a bagnomaria
insieme al cioccolato fondente. Tra un blackout qua e là, una crema pasticcera
che impazzisce, un frigo che protesta a voce alta alle tre di notte, qualche
scottatura e un impasto poco omogeneo, il libro di cucina si è aggiornato
progressivamente, le sue pagine si sono riempite di piatti testati e
rielaborati, e il segnalibro si è fermato alla ricetta del cuore… Una ricetta
che magari non sarà perfetta (forse verrebbe cestinata all’istante da Gordon
Ramsay), ma che ogni volta induce le papille gustative a cantare e porta in visibilio
le sinapsi.
Il colpo di mattarello finale – in senso
buono! – me lo ha assestato Viola, vertigini e vaniglia di Monica Coppola, edito da Booksalad,
un’altra sfavillante scoperta del #SalTo15. Viola Preziosi non ha
una cascata di boccoli fulvi né un fascino da gatta (a differenza della sua
migliore amica Emma), non è una Archistar (al contrario della
cugina Matilde) e non ha ancora viaggiato per il mondo (la zia Dalia, invece…),
ma indossa una felpa dei Peanuts e le Converse, si lascia invischiare in
appuntamenti al buio da manuale, è allergica alla vaniglia, ha un nugolo di zie
“floreali” che celebrano il Marmellata Day, fa un lavoro tappabuchi in attesa
che il sogno di vivere della propria penna si realizzi e scambia totani per
tacchini (dite che l’espressione idiomatica era un po’ diversa? Leggete un po’
il romanzo!)… Proprio come tanti suoi lettori.
Con le dovute variazioni sul tema,
s’intende: la sottoscritta, per esempio, si trasforma nella copia esatta di
Sloth dei Goonies in presenza dell’Aspirina (e il primo episodio
si è verificato davanti all’intera famiglia del ragazzo che è poi diventato mio
marito) ed è stata amorevolmente allevata a pane e panelle, pasta al forno,
grigliate, zuppa di cozze, cannoli lunghi quanto la Manica e arancini della
circonferenza di un pallone da basket.
Insomma,
Viola è un’adorabile crisalide (ma secondo voi se ne starà cheta cheta nel suo
bozzolo-piumone?), una potenziale bomba a orologeria carica di immagini, parole
e racconti, un astro in procinto di esplodere e ballare sul mondo sulle note
del Liga… Ma per generare una stella danzante ci vuole il caos. E magari un
pizzaboy, una vicina di casa color cachi, un cake designer e un enigmatico
editor che sa di bucato e di promesse. E, perché no?, un pizzico di movida, due
sorsi di Bacardi, biscotti sghembi, torte Sacher e una voglia di volare
mascherata da vertigine.
La nostra eroina impara a credere nel
“Ritenta, sarai più fortunata”: rischia, si inebria, inciampa, chiede scusa e
inforna un nuovo esperimento culinario ed esistenziale, con pazienza, vitalità
e una compagnia di amici e parenti più ignifuga di qualsiasi presina.Oggi, se
fosse possibile, vorrei rivelare a quel saggio che aveva ragione, che
finalmente ho compreso il senso: anche se si è fatti di “un’altra pasta”, se
nel composto scappa un frammento di guscio d’uovo e si forma qualche grumo, se
si sgarrano le dosi, i tempi di lievitazione o entrambi, le ciambelle saranno
buone lo stesso, purché non si dimentichi l’ingrediente fondamentale… essere se
stessi, a prescindere dall’opinione, dalla moda o che so io.
E se la ciambella dovesse riuscire senza
buco… otterremmo comunque un delizioso bombolone!
Un grazie particolare a Francesca per questa sua dolcissima e golosa recensione! :)
Oltre ad essermi venuta fame di ciambelle, il mio stomaco brontola e non vedo l'ora di divorare Viola! Complimenti originalissima.
RispondiEliminaE' venuta fame pure a me!!!
EliminaOltre ad essermi venuta voglia di ciambelle, il mio stomaco brontola e non vede l'ora di divorare Viola! Recensione originalissima.
RispondiEliminaGrazie mille! <3 Monica ha una penna dolcissima e frizzante e il suo romanzo... è tutto da gustare, la recensione è sorta spontanea! ^^
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